Presentazione Squadre 2020, Arkea-Samsic
L’Arkea-Samsic vuole effettuare il definitivo salto di qualità nel 2020. La formazione francese non ha ricevuto la licenza World Tour dall’UCI, ma ha rinforzato il roster con l’intenzione di essere un punto di riferimento nel Pro Tour. Nonostante l’addio di André Greipel, dopo una stagione decisamente sotto le aspettative, l’organico ha trovato innesti di una certa importanza, tanto da meritare la fiducia di Aso con l’invito a Tour de France e Parigi-Roubaix, oltre a diverse competizioni di massimo livello nel corso della stagione. Con queste premesse, l’obiettivo non può che essere cercare di primeggiare nello Europe Tour per acquisire di diritto la Wild Card nelle corse più importanti del 2021. E magari stavolta ottenere la licenza nel massimo livello.
GLI UOMINI PIÙ ATTESI
Il progetto del team francese quest’anno ruoterà intorno a Nairo Quintana. Il colombiano ha fatto una scelta importante battezzando una squadra Pro Tour per provare a ritrovare gli altissimi livelli raggiunti tra il 2013 e il 2016, quando era in grado di salire con costanza sul podio dei Grand Tour. Gli ultimi anni in Movistar non gli hanno regalato grandissimi soddisfazioni, con l’eccezione di qualche successo di tappa nelle corse più prestigiose. In un ambiente nuovo, più stimolante e costruito intorno a lui il sudamericano potrebbe rilanciarsi e coronare finalmente quel “sueño amarillo” che insegue ormai da sette anni. Certo i compagni di squadra non sono al livello della compagine spagnola, dove comunque alcuni una collaborazione non ottimale può aver influito sulle sue prestazioni.
Accanto a lui manterrà un ruolo di grande importanza Warren Barguil, in grado di centrare la top ten allo scorso Tour de France e di mettersi in mostra in più occasioni nelle corse di casa. Lo scalatore sarà il miglior appoggio per il leader, ma avrà tante occasioni di sfruttare le proprie qualità e avere ambizioni personali, sia nelle classiche più dure sia nelle competizioni da una settimana. E non è da escludere che anche alla Grande Boucle possa ritagliarsi ancora un posto di rilievo. A 28 anni sembra poter crescere ancora.
L’altro grande arrivo, desideroso di mettersi in mostra e rilanciare la propria carriera, risponde al nome di Nacer Bouhanni. L’ex pugile sarà il faro delle volate in questa stagione, con la responsabilità di dover portare a casa risultati importanti sia nelle competizioni francesi sia in quelle World Tour di un certo spessore. Per lui vale lo stesso ragionamento sul fattore ambientale affrontato per Quintana: in Cofidis i dissapori con staff e compagni possono averlo rallentato, nel nuovo team dovrà dimostrare di poter essere ancora brillante e competitivo.
Non mancheranno comunque le alternative di livello alle “tre corone”. Diego Rosa ha finalmente salutato l’ambiente Sky/Ineos, in cui non ha mai avuto spazio personale, per provare a essere protagonista in una dimensione totalmente differente. Come cacciatore di tappe e corridore da classiche mosse sarà da tenere d’occhio: il talento, come mostrato ai tempi dell’Androni e dell’Astana, c’è. Bisognerà ritrovare le motivazioni. Accanto a lui anche Winner Anacona e Dayer Quintana, a loro volta nuovi acquisti, saranno un valido appoggio in montagna per i compagni, con la chance di ritagliarsi un po’ di spazio personale con azioni da lontano.
Per quanto riguarda le volate, Daniel McLay sarà un’altra valida opzione. Arrivato dall’Education First, il britannico ha più volte dimostrato in carriera di potersi piazzare contro i migliori e di poter trovare qualche successo in competizioni anche World Tour di non primissima fascia. Discorso simile per Thomas Boudat, che probabilmente sarà impegnato soprattutto nelle corse di casa e nelle classiche dal percorso piuttosto semplice. Le spedizioni sul pavé potranno invece contare sul nuovo arrivato Benjamin Declerq, che potrà contare sul lavoro di due corridori esperti come Maxime Bouet e Anthony Delaplace. Correranno soprattutto alla ricerca di una vittoria di tappa Elie Gesbert, Kevin Ledanois e Franck Bonnamour, già in passato spesso all’attacco.
LE GIOVANI PROMESSE
I giovani talenti che sono stati chiamati in rosa nelle scorse stagioni cominciano a crescere e a poter dare qualche garanzia in più. Thibaut Guernelac e Alan Riou, entrambi 22enni, hanno già ottenuto qualche risultato interessante e cercheranno di farsi strada tra i grandi. Il primo è campione nazionale under 23 a cronometro e proverà a fare ulteriore strada nelle corse contro il tempo, mentre l’altro proverà a tradurre in piazzamenti di prestigio l’esperienza accumulata nelle classiche sul pavé, contando anche su un buono spunto veloce. Al terzo anno da professionista, anche Bram Welten ha le carte in regola per farsi notare nelle corse del nord, che è un po’ il tallone di Achille di una squadra altrimenti piuttosto completa.
Bisognerà avere pazienza infine per chiedere risultati ai due nuovi arrivati Matis Louvel, corridore abbastanza completo che può sbocciare soprattutto su percorsi collinari, e Donavan Grondin, classe 2000 dotato di un grande talento ma ancora piuttosto acerbo per competere ad altissimi livelli.
LA SQUADRA
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